10.6092/UNINA/FEDOA/911
Rinaldi, Carlo
La proporzione tra le prestazioni contrattuali
Università degli Studi di Napoli Federico II
2006
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La tesi è intesa ad indagare se e in quali limiti viga nel nostro sistema giuridico il principio di adeguatezza del corrispettivo contrattuale. Essa è articolata in quattro parti. Vengono preliminarmente delineati i rapporti tra i concetti di equilibrio contrattuale, giustizia contrattuale ed autonomia privata e successivamente individuati gli istituti ed i rimedi codicistici a tutela della proporzione contrattuale. In tale prospettiva, vengono analizzati la rescissione; la risoluzione per eccessiva onerosità sopravvenuta; le disposizioni inerenti all’oggetto del contratto ed al corrispettivo (ad es. gli artt. 1349 e 1474 c.c.); infine, la disciplina dell’incapacità naturale, del dolo e dell’errore. Si ripercorre, poi, l’iter giurisprudenziale in tema di proporzione contrattuale, a partire dalla originaria distinzione tra prezzo “vile” e prezzo “simbolico”, fino al successivo processo di oggettivazione dello scambio, realizzato attraverso la valorizzazione dell’elemento causale del contratto. Vengono, inoltre, esaminate le pronunce che attribuiscono alla buona fede una funzione integrativa e correttiva delle pattuizioni private sperequate, nonché i rapporti tra questa e l’equità. Lo sviluppo del lavoro investe il tema dell’equilibrio contrattuale alla luce della recente legislazione speciale, in particolar modo di derivazione comunitaria, finalizzata alla tutela del contraente debole, individuato nelle figure del consumatore e dell’imprenditore debole. Vengono, infine, presi in considerazione i Principi Unidroit ed i recenti progetti di codificazione europea, i quali riservano particolare attenzione all’equilibrio contrattuale, e, soprattutto, alle situazioni caratterizzate da asimmetria di potere contrattuale tra le parti.